lunedì 17 giugno 2013

- Riscopriamo... il fiume Cosa (due)

Vecchio timbro con logo del fiume Cosa usato dalle cartiere


La passeggiata del 16 giugno 2013, alla quale ha partecipato anche il sindaco Nicola Ottaviani, il quale ha rilasciato interessanti dichiarazioni in merito al futuro del Parco del Cosa, è stato un ennesimo successo all'insegna dell'ampia partecipazione (una settantina di presenze come nella prima edizione).
E' la prova tangibile che i cittadini desiderano beneficiare della fruibilità di tale parco, ricco di fauna, flora e scorci paesaggistici molto piacevoli.
Noi dell'associazione Frosinone Bella e Brutta ce la stiamo mettendo tutta, insieme a Zerotremilacento, Frosinone 2020 e Laboratorio Scalo e continueremo ad operare affinché il Parco del Cosa possa diventare una realtà...

  La foto-gallery della camminata


Le dichiarazioni promettenti del sindaco Ottaviani


Consiglio Comunale del 27/06/2013
Salvaguardia e valorizzazione dell'area fiume Cosa - indirizzi (Pianificazione Territoriale, S.U.E. Ambiente).

      Il 27 giugno 2013 c'è stato consiglio comunale ed al 2° punto dell'ODG si è trattato l'argomento "Parco sul fiume Cosa, come il sindaco aveva annunciato nella passeggiata del 16 giugno scorso. Il giorno prima del consiglio comunale, le Associazioni, Frosinone Bella e Brutta, Forming, Zerotremilacento, Frosinone 2020, L'Impegno, Consulta delle Associazioni ed il Comitato Civico Laboratorio Scalo, abbiamo redatto ed inviato al sindaco ed amministratori il seguente documento:

Alla c.a. di:
- Sindaco Nicola Ottaviani
- Presidente del Consiglio
- Capigruppo consiliari del comune di Frosinone.
Oggetto: Proposte ed osservazioni in merito al punto 2 dell'odg (Salvaguardia e valorizzazione dell'area fiume Cosa - indirizzi), del consiglio comunale del 27/06/2013


Il 26 giugno 2013 si sono riunite le Associazioni Frosinone Bella e Brutta, Frosinone 2020, Forming, Zerotremilacento, L’Impegno e Laboratorio Scalo,  per esaminare la proposta di deliberazione consiliare che andrà in discussione nel consiglio comunale di domani 27 giugno ed avente per oggetto: “Salvaguardia e valorizzazione dell'area fiume Cosa – indirizzi”.

L'esame del corpo della proposta di delibera ha evidenziato  la volontà di intraprendere finalmente un percorso virtuoso che porti alla realizzazione del Parco sul fiume Cosa.

Pur tuttavia sia nelle premesse che nel dispositivo della proposta si riscontra che non sono evidenziati degli aspetti fondamentali di tutela e di valorizzazione delle aree che possano portare alla effettiva realizzazione senza problematiche successive dell'auspicato parco urbano sul fiume Cosa. 

Pertanto le suddette Associazioni ritengono che nel dispositivo della deliberazione debba essere introdotto o specificato quanto segue:

- che, siano adottati immediati provvedimenti per l'elaborazione di un piano adeguato alla eliminazione di tutti gli scarichi fognari o comunque inquinanti, condizione primaria ed indispensabile per la rinascita del fiume e della realizzazione de Parco;
- che sia redatta una tavola da aggiungere al PRG che acquisisca le fasce di rispetto previste dalla normativa vigente;
- che, oltre la fascia di rispetto di cui sopra, siano definite tutte le aree che faranno parte del Parco urbano e che queste siano vincolate all'interno del PRG;
- che, in riferimento alle aree da tutelare siano recepite nel PRG le prescrizioni contenute nel PTPR, approvato dalla Regione Lazio il 14 febbraio 2008;
- oltre alla fascia di rispetto lungo il fiume esistono delle aree di alto valore paesistico (boschive, orticole, ecc...) che secondo le Associazioni firmatarie del presente documento dovrebbero essere anch’esse poste sotto tutela e vincolate alla realizzazione del futuro Parco sul fiume Cosa;
- che, ogni atto inerente il Parco del fiume Cosa, dopo l'approvazione della proposta di delibera consiliare, dovrà essere portato all’attenzione di tutte le Associazioni, pertanto ogni singola pratica di richiesta da parte del privato, sia pregressa che futura, dovrà essere resa pubblica con apposito avviso anche attraverso il sito istituzionale del Comune, per opportuna trasparenza.
            Tutte le proposte e gli obiettivi di cui sopra, sono condivisi e sostenuti, senza alcuna riserva, dal presidente della Consulta delle Associazioni di questa città. 
            Tale documento viene anticipato tramite posta elettronica certificata all'indirizzo del Comune di Frosinone.
Cordiali saluti.
Le Associazioni ed i Comitati proponenti



Questo che segue, è l'articolo de IL MESSAGGERO


Venerdì 28 Giugno 2013
Primo passo verso il Parco del fiume Cosa
IL CONSIGLIO
Primo passo verso la realizzazione del futuro parco del fiume Cosa. L'amministrazione Ottaviani, nell'ambito della riqualificazione e dello sviluppo urbanistico della città, per la parte attigua al corso d'acqua, ha approvato una delibera che prevede, per chi otterrà un permesso a costruire, di destinare per la parte pubblica del 22,50% delle volumetrie complessive, la realizzazione di interventi volti a realizzare il futuro parco. In particolare sono previste gabbionate in pietra per la riqualificazione delle sponde del fiume, la costruzione di un percorso pedonale, ciclabile e viario ad utilizzo dei mezzi di soccorso. «E' ovvio - ha illustrato il sindaco Nicola Ottaviani - che questa delibera non vuol dire la creazione del Parco che potrà avvenire solo con l'impegno pubblico ma che al momento langue per carenze di fondi. I privati ci consentiranno intanto di riqualificare alcune zone e soprattutto di non danneggiare, così come avvenuto in passato, porzioni fondamentali del territorio da tutelare». Il sindaco poi ha lanciato una frecciata anche alla Regione Lazio che a tutt'oggi non ha stanziato alcuna risorsa economica a favore della bonifica della frana della viadotto Biondi. «E' solo un tentativo di affrontare il problema - ha dichiarato il consigliere Francesco Raffa - bisogna pensare ad un intervento più organico e strutturale. Bisogna che l'amministrazione sia attenta a non ripetere interventi edilizi che in passato hanno deturpato in maniera irreparabile ed irreversibile una zona a verde fondamentale della città». Sull'argomento sono intervenute anche diverse associazioni (Frosinone Bella e Brutta, Frosinone 2020, Forming, Zerotremilacento, L'Impegno e Laboratorio Scalo) che hanno evidenziato l'assenza di aspetti fondamentali di tutela e di valorizzazione delle aree e cioè l'eliminazione di tutti gli scarichi fognari o comunque inquinanti,l valorizzazione delle aree di alto valore paesistico (boschive, orticole, ecc...) che dovrebbero essere anch'esse poste sotto tutela e vincolate alla realizzazione del futuro Parco sul fiume Cosa. 
Gia. Rus.

da Ciociaria Oggi di venerdì 28 giugno 2013




da La Provincia del 28 giugno 2013




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CLICCA per LEGGERE l'ARTICOLO di 

Frosinone: associazioni in comune per parlare del fiume Cosa

Frosinone: un primo passo verso il Parco del Cosa

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COPIA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE di FROSINONE
Deliberazione del Consiglio Comunale Numero 26 Data 27.06.2013
Oggetto: Salvaguardia e valorizzazione dell’area “Fiume Cosa” - Indirizzi.

L’anno duemilatredici addì ventisette del mese di giugno alle ore 18.30 e seguenti , nella sala delle adunanze, alla prima convocazione di oggi, comunicata ai signori Consiglieri a norma di regolamento, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione ordinaria. Risultano all'appello nominale :

1 Ottaviani Nicola P              - 18 Morgia Valeria P 
2 Lunghi Franco P                 - 19 Benedetti Fulvio P 
3 Magliocchetti Danilo P        - 20 Grimaldi Gerardino A 
4 Zaccheddu Daniele P          - 21 Verrelli Sergio P 
5 Piacentini Adriano P           - 22 Marini Michele A 
6 Ceccarelli Ombretta P        - 23 Venturi Norberto A 
7 Petricca Alessandro A        - 24 Parlanti Massimo P 
8 Mansueto Giovanbattista A - 25 Galassi Antonio P 
9 Guglielmi Igino P                 - 26 Turriziani Andrea P 
10 Scaccia Giuseppe P           - 27 Raffa Francesco P 
11 Gentile Vincenzo P             - 28 Marzi Domenico P 
12 Crescenzi Sergio P             - 29 Facci Antonio P 
13 Benedetti Luigi P                - 30 Vitali Vittorio P 
14 Campoli Achille A              - 31 Tucci Carmine A 
15 Savo Vincenzo P                - 32 Pizzutelli Angelo A 
16 Masecchia Riccardo P        - 33 Calicchia Massimo A 
17 Ferazzoli Flora P
Assegnati N. 33 - In carica N. 33 - Presenti N. 24 - Assenti N. 9 

Partecipa alla seduta il Segretario Comunale Dott.ssa Francesca Vichi la quale provvede alla redazione del presente verbale. Risultato legale il numero degli intervenuti, assume la presidenza il Dr. Franco Lunghi nella sua qualità di Presidente. Risultano presenti gli Assessori Sigg.ri Riccardo Mastrangeli, Gianpiero Fabrizi, Sandro Blasi, Carlo Gagliardi, Massimiliano Tagliaferri, Claudio Caparrelli e Fabio Tagliaferri. La seduta è pubblica. 
Il Presidente Dr. Franco Lunghi, introduce l’argomento iscritto al punto n. 2 dell’ordine del giorno concernente: ”Salvaguardia e valorizzazione dell’area – Fiume Cosa. Indirizzi“. Concede la parola al Sindaco che legge e commenta i punti salienti della deliberazione. Al termine della relazione illustrativa del Sindaco segue un breve dibattito al quale intervengono, con varie argomentazioni, come risulta dal verbale della seduta, i consiglieri Parlanti, Raffa, Magliocchetti e Turriziani Al termine della discussione generale il Presidente invita i consiglieri ad intervenire per le dichiarazioni di voto. I consiglieri Parlanti e Raffa dichiarano il voto favorevole alla deliberazione proposta dal Sindaco. Dopo di che,
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO 
- che il territorio comunale è attraversato per circa 12 km dal corso del Fiume Cosa, che ha la sua sorgente nella parte alta del territorio di Guarcino e confluisce nel fiume Sacco in prossimità del confine con il Comune di Ceccano; - che tale corso d’acqua costeggia due zone altamente urbanizzate e di particolare valenza strategica in termini commerciali e turistici, ossia la parte posta a valle, il centro storico e la zona “B”, di completamento, di PRG, parte bassa della città; 
VISTO 
il D.lgs n° 42 del 2004 (Codice Beni Culturali e del Paesaggio ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002 n° 137); VISTO in particolare l’articolo 7, della legge regionale n° 24/1998, che disciplina le modalità di tutela da adottare lungo i corsi d’acqua, nonché il successivo PTPR, adottato con DGR n° 556 del 25.07.2007 e n° 1025 del 21.12.2007; 
CONSIDERATO 
che, nonostante la centralità geografica del fiume ubicato in prossimità dei punti nevralgici della città, tale corso d’acqua da decenni, soprattutto a seguito della dismissione delle fiorenti attività agricole ricadenti in prossimità dello stesso, si trova in uno stato di abbandono e di trascuratezza derivanti sia dall’assenza di interventi di manutenzione e salvaguardia della flora e del verde, sia dalla presenza di edifici precari e fatiscenti; 
POSTO 
che, ai sensi del combinato disposto degli articoli 3 e 13 del d.lgs. 267/2000 spettano al comune, in quanto ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico; PRESO ATTO 
che i Comuni di Guarcino, di Vico, di Collepardo, di Alatri, di Ceccano, di Veroli, la Provincia di Frosinone, la XII Comunità Montana del Lazio – Monti Ernici, l’Università degli Studi di Cassino e del Basso Lazio ed il Coordinamento delle Associazioni per il parco urbano fiume Cosa, in più occasioni, d’intesa con il Comune di Frosinone, hanno manifestato la volontà di procedere con strategia comune verso la salvaguardia e la valorizzazione del fiume Cosa, anche attraverso adeguati strumenti di partecipazione e di collaborazione; RISCONTRATO 
che anche questa Amministrazione ha più volte manifestato l’indirizzo e la volontà di procedere alla valorizzazione e alla riqualificazione dell’area del Fiume Cosa, anche al fine di salvaguardare l’integrità della risorsa idrica; 
RICHIAMATI, a tal fine i seguenti provvedimenti: 
- la deliberazione consiliare n. 155 del 16.12.1988 avente per oggetto l’Istituzione del parco naturale paesistico archeologico del fiume Cosa e delle antiche Mole; 
- la deliberazione consiliare n. 34 del 12/10/1992 con la quale si approva il concorso nazionale per le idee e per la progettazione del Parco del fiume Cosa; 
- la deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 del 13/06/2003 avente per oggetto “il Parco Urbano del fiume Cosa e delle antiche mole: indirizzi per la redazione del piano di assetto; 
VALUTATO 
- che attualmente le aree del fiume Cosa rappresentano il polmone verde della Città ed un patrimonio per i cittadini; 
- che pertanto, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della città stessa, tali aree devono essere tutelate e rese fruibili per tutti i cittadini attraverso misure di salvaguardia ambientale e valorizzazione; 
- che per il raggiungimento di tali obiettivi è necessario che l’Amministrazione coinvolga anche i soggetti privati, nello spirito di leale collaborazione e del principio di sussidiarietà orizzontale; 
CONSIDERATO 
che negli ultimi anni l’ecosistema del fiume Cosa ha visto il ripopolarsi di specie faunistiche tipiche di habitat fluviali, come l’airone cinerino, o indicatrici di acque ancora non del tutto compromesse dall’inquinamento, come i pesci salmonidi o ciprinidi e che, pertanto, è doveroso da un lato tutelare e dall’altro valorizzare questo patrimonio ambientale rendendolo godibile alla cittadinanza con interventi eco - compatibili di riqualificazione delle sponde fluviali; 
RITENUTO 
opportuno, pertanto, promuovere la realizzazione di interventi di valorizzazione e riqualificazione delle aree prevedendo la realizzazione di piste ciclabili, percorso vita, percorsi pedonali, aree di verde attrezzato, il tutto facilmente raggiungibile sia dalla arteria commerciale di Via Aldo Moro, che dalla monumentale Villa Comunale; 
DATO ATTO 
che l’Amministrazione comunale, al fine di valorizzare l’area di riferimento ha riavviato le procedure per la riqualificazione della zona denominata “Fontanelle”, che sorge in prossimità del fiume, ed ha inteso valorizzare le vecchie sorgenti, poste in località “Ponte la Fontana”, attraverso la realizzazione del “Parco dell’acqua”; 
RISCONTRATO, inoltre, 
- che negli ultimi anni si è assistito, anche a seguito di modifiche normative volte alla semplificazione procedimentale e al sostegno all’economia, a nuove istanze di edificazione nelle vicinanza delle aree di contorno del fiume nel rispetto delle norme di attuazione del PRG; 
- che tali interventi devono essere realizzati tenendo conto della volontà dell’Amministrazione di valorizzare, tutelare e riqualificare le aree che costeggiano il fiume Cosa in modo da renderle fruibili per la cittadinanza; CONSIDERATO, altresì, 
che per ragioni connesse ad eventuali e particolari esigenze legate a situazioni di emergenza, che potrebbero richiedere accessi, oltre che per eseguire interventi di manutenzione dell’area stessa, è necessario definire, con l’opportuno indirizzo, la perimetrazione e la presenza di adeguati percorsi di servizio, che facilmente consentano il collegamento tra la viabilità esistente e l’area prospiciente il fiume stesso; 
RIBADITO, pertanto, l’indirizzo e la volontà di voler promuovere la realizzazione di interventi di valorizzazione e di salvaguardia del percorso del fiume Cosa, anche in considerazione dell’esigenza di tutelare la flora e la fauna caratteristiche presenti lungo il corso d’acqua, nonché agevolare interventi di bonifica delle stesse sponde del fiume; 
PRESO ATTO che la presente proposta di deliberazione non comporta impegno di spesa; 
ACQUISITO il parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 49 del TUELL 18.08.2000, n. 267, fal Dirigente del Settore proponente Arch. Elio Noce in ordine alla regolarità tecnica; 
RILEVATO che la Giunta Comunale ha preso atto della presente proposta di deliberazione e ne ha autorizzato l’ulteriore corso nella seduta del 12.06.2013; 
CHE la Commissione consiliare Urbanistica e Gestione del Territorio non ha espresso il parere richiesto; PRESO ATTO che al momento della votazione risultano presenti 24 consiglieri (assenti: Petricca, Mansueto, Campoli, Grimaldi, Marini, Venturi, Tucci, Pizzutelli e Calicchia), Con voti favorevoli 24 , espressi per appello nominale, il cui esito è stato accertato e proclamato dal Presidente, 
DELIBERA
1. Di approvare gli indirizzi in premessa, che costituiscono parte integrante della presente deliberazione;
2. Di ribadire, la volontà di procedere alla valorizzazione e alla tutela dell’area che costeggia il “Fiume Cosa” promuovendo altresì la realizzazione di interventi di riqualificazione della zona, in stato di abbandono e di degrado da decenni, del seguente tipo: piste ciclabili, percorso vita, percorsi pedonali, aree di verde attrezzato, nonché assicurare adeguati accessi, legati ad esigenze eccezionali e/o per eseguire interventi di ordinaria manutenzione;
3. Di dare mandato alla Giunta e al Dirigente del Settore “Pianificazione Territoriale, Ambiente e SUE”, nel rispetto delle proprie competenze, per l’attuazione del presente atto;
4. Di dare mandato, altresì al Dirigente di adottare le misure necessarie al fine di tutelare le aree limitrofe al fiume Cosa, tenendo conto delle presenti linee di indirizzo nella valutazione di ammissibilità delle richieste di rilascio di nuovi permessi a costruire.
5. Con successiva e separata votazione unanime, espressa per alzata di mano, dichiarare il presente atto urgente ed immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, u.c. del D.Lgs. n. 267/2000.

Utente : FERRARI ENRICA Rif. : PDCC - 45 - 2013 / CC - 12-06- 2013 Data Stampa : 10-07-2013  Approvato e sottoscritto : 
Il Presidente Dr. Franco Lunghi  - Il Segretario Comunale Dott.ssa Francesca Vichi

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Potete accedere al documento inerente il:
 Protocollo d'Intesa per l'attuazione del "CONTRATTO di FIUME"
del fiume COSA - Frosinone - del 04/02/2011

[CLICCANDO QUI]


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La Cabina di Regia della Provincia che doveva procedere con incontri mirati a far rispettare quanto previsto nel Protocollo d'intesa, si è riunita una sola volta il 7 marzo 2011...
Di seguito il documento:


2 commenti:

  1. Caro Luciano, nel fare i complimenti per l'iniziativa, da ex fruitore del Cosa, mi piacerebbe che qualcuno accertasse tecnicamente perchè il fiume non ha più la portata di una volta. Personalmente ho verificato che il fiume è stato deviato a Guarcino per alimentare il Lago di canterno e quindi la sottostante centrale idroelettrica di Ferentino di proprietà dell'ENEL. Tale scempio non contrastato dai nostri amministratori a suo tempo deve essere rimosso attraverso una class action da parte di tutti i cittadini per il gravissimo danno arrecato dall'ENEL a tutta la Città. Il Fiume Cosa è stato una ricchezza sia economica che ludica per noi e tali valori vanno ripristinati. Armiamoci di piccone e andiamo a demolire la diga che ostruisce il passaggio dell'acqua verso Frosinone. Ricordo peraltro che tale deviazione anni fà determino un disastro ambientale quando l'ENEL decise di mettere in sicurezza la Centrale idroelettrica aprendo le dighe e facendo arrivare nella zona industriale, sul Fiume Alabro, una inaudita quantità d'acqua che fece enormi danni alle aziende nella zona industriale finite tutte sott'acqua. Mi piacerebbe che il tuo grande impegno volgesse anche in questa direzione.
    Gerardo Magale

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  2. Caro Gerardo, le tessere da incastrare nel mosaico del fiume Cosa sono tante, noi abbiamo iniziato con le camminate, poi abbiamo coinvolto il sindaco a partecipare all'ultima e ne faremo delle altre... Già oggi andiamo a pulire nella zona Vignali fino alla scuola Pietrobono, per poi andarci a fare attività sportive e di relax... Intanto un nostro consigliere del direttivo, Prisco Santoro, ha approfondito anche la questione della portata d'acqua ridotta a causa della captazione di Canterno ed anche quella della cartiera di Guarcino, ci sono azioni che abbiamo in serbo di promuovere ed una mano non guasterebbe... Il nostro obiettivo, insieme ad altre associazioni che già da tempo si occupano del Parco de Cosa, è quello di proporre uno dei progetti Life, con finanziamento europeo da far adottare agli enti preposti. C'è un contratto di fiume a suo tempo stimolato da tutti i comuni interessati e deve essere rispettato. "Noi salviamo il fiume Cosa".

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