giovedì 22 dicembre 2011

- Qualità dell'aria nella provincia di Frosinone...

Convegno: ...esposizione urbana alle polveri aerodisperse. Frosinone, 20.12.2011

Il convegno, aveva l'intento di rivolgersi direttamente agli amministratori pubblici del territorio ma....., nessuno era presente, tranne gli studenti e rare eccezioni tipo il sottoscritto, per Frosinone Bella e Brutta e la dottoressa Annarita Pietrobono direttore della CIDEC.
Dopo l'introduzione del dirigente scolastico dell'ITG, Mario Venturino e del prof. Francesco Raffa, il quale ci ha tenuto a sottolineare che l'amministrazione provinciale, poco ha fatto su quanto previsto dal piano regionale, è seguita, un parterre di esperti quali, Roberto Sozzi, responsabile qualità dell'aria della Regione Lazio, il quale ha tenuto a sottolineare che è stata introdotta la zonizzazione (suddivisione per aree geografiche), la quale vede Frosinone compresa nella Valle del Sacco, territorio che va da Colleferro fino a Cassino. E' per questo che l'attenzione - ha tenuto a precisare - si deve concentrare sull'intero territorio da parte dell'amministrazione provinciale.
Il dottor Giancarlo Pizzutelli (ASL Frosinone), ha illustrato i diversi metodi d'indagine per valutare le patologie che derivano dall'inquinamento, mentre il prof. Giorgio Buonanno ricercatore dell'università di Cassino, ha spiegato che essenzialmente le componenti che portano all'esubero di sostanze inquinanti, sono il fattore climatico e l'emissione delle particelle incriminate oltre il limite consentito, precisando che se contro la prima c'è ben poco da fare, l'unica alternativa resta quella di contenere il più possibile l'emissione di sostanze nocive. Infine, ha sostenuto che, l'ora giornaliera del pasto dei bambini, corrisponde al 20% dell'esposizione complessiva alle PM10.
Nel video seguente, tutti i particolari del convegno, "molto interessanti".

VIDEO dei momenti di maggiore interesse del convegno



 da Il Tempo del 21/12/2011

Franca Roma 


Inquinamento La Regione sta predisponendo un nuovo piano per la qualità dell'aria

Fronte comune contro lo smog
A Frosinone è molto probabile il ricorso alle domeniche ecologiche

FROSINONE Non solo Pm 10: a compromettere la qualità dell'aria che respiriamo contribuiscono in modo massiccio anche le polveri ultrafini, ossia Pm 2.5 e Pm 0.1, che sono considerati i nuovi temibili inquinanti.


Per quanto riguarda le contromisure, invece, la Regione sta predisponendo una nuova zonizzazione che andrà a incidere sugli interventi da adottare su vasta scala. Sono queste alcune delle novità più interessanti emerse dal convegno tenuto ieri mattina nell'aula magna dell'Itg «Brunelleschi» di Frosinone, intitolato «Qualità dell'aria nella provincia di Frosinone: esposizione urbana alle polveri aerodisperse». Un evento ad hoc voluto dall'assessore all'Ambiente Francesco Raffa, organizzato dal Comune in collaborazione con l'Università di Cassino, la Regione e l'Istituto tecnico per geometri. Alla luce delle preoccupanti rilevazioni del Pm10 nel territorio, l'assessore all'Ambiente ha voluto mettere insieme alcuni tra i massimi esperti del settore, riunendo intorno allo stesso tavolo il mondo della ricerca, i soggetti preposti a vario titolo ad affrontare il problema dell'inquinamento e i rappresentanti delle varie istituzioni coinvolte. Si è parlato della natura delle possibili fonti emissive, delle diverse responsabilità e competenze istituzionali, delle novità previste nel sistema di monitoraggio e dell'interazione tra fattori inquinanti e salute. A illustrare il vigente piano regionale di risanamento dell'aria e i provvedimenti di limitazione del traffico adottati per la città di Frosinone, è stato l'assessore Raffa, che ha fatto riferimento anche alla predisposizione di misure strutturali come le Ztl, le Zone 30, il Bike sharing. Raffa ha bacchettato anche la Provincia, che sarebbe dovuta intervenire sull'apparato industriale, la formazione di un catasto delle immissioni e il piano di viabilità extraurbana. Le novità più rilevanti sono state offerte dal prof. Giorgio Buonanno, dell'Università di Cassino, che ha messo sul piatto il problema delle polveri ultrafini, diffuse nell'ambiente urbano più del Pm10 e accumulate soprattutto sui marciapiedi della città. Sono polveri legate al traffico, in particolare agli scarichi delle auto e al rotolamento delle gomme sull'asfalto, che a partire dal nuovo anno saranno oggetto di specifico monitoraggio da parte delle centraline esistenti. Roberto Sozzi, responsabile qualità dell'aria della Regione, ha invece parlato dei criteri di zonizzazione del nuovo piano sulla qualità dell'aria: tutto il territorio sarà diviso in quattro macroaree, la nostra sarà quella della Valle del Sacco. Ribadita, nella relazione del dott. Giancarlo Pizzutelli della Asl, l'ormai nota interazione tra inquinamento e salute umana. Alla luce del quadro emerso e in attesa dell'ultimo piano regionale, da gennaio Frosinone dovrà fare i conti con il nuovo piano operativo degli interventi di limitazione del traffico: almeno quattro domeniche ecologiche da gennaio ad aprile, limitazioni per i veicoli inquinanti, isole pedonali. Ma potrebbero tornare anche le targhe alterne, abolite solo venti giorni fa.

1 commento:

  1. Documento di grande peso !
    Bravo Luciano ! questo è una testimonianza ulteriore di quanto tu ami Frosinone.
    Ho archiviato questo filmato perchè ritengo sia utilissimo per capire meglio il problema delle polveri sottili nella nostra città.
    Il presidente della Legambiente(Setale)non era presente perchè il convegno si è tenuto di mattina,mentre ero al lavoro...pazienza.
    Grazie Antonio Setale

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